sabato 17 dicembre 2011
mercoledì 14 dicembre 2011
L'11 dicembre a Chieti. Le donne del "Se non ora quando" sono tornate a far sentire la propria voce
Domenica 11 dicembre SE NON ORA QUANDO Chieti è tornata in piazza per far sentire la voce delle donne su lavoro, maternità, stato sociale, salute, rappresentanza e comunicazione, attraverso la parola, il racconto, la musica, l’arte.
La giornata è iniziata alle 9,00 per le donne che hanno allestito la piazza con striscioni, palloncini rosa, manifesti, hanno preparato tavoli, attaccato microfoni.
La pittrice Lucilla Candeloro ha incorniciato parte della piazza con alcuni suoi quadri dal titolo “La Donna Vagina”.
Alle ore 10,30 era tutto pronto.
L’apertura è stata affidata alle note di Ketty, violoncellista della Filarmonica di Tirana oggi emigrata in Italia.
Amanda De Menna del comitato SNOQ di Pescara ha affrontato il tema della Rappresentanza spiegando la proposta di legge elettorale regionale, sottoscritta da tutti i comitati SNOQ dell’Abruzzo (AQ, CH, PE, TE), i cui punti fondamentali sono stati letti da Raffaella De Thomasis (gruppo teatrale Associazione “Da Grande Voglio Crescere”).
Dalla Rappresentanza si è passati al tema del Lavoro attraverso l’intervento della Psicologa Dott.ssa Michela Cortini, ricercatrice di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, della facoltà di Psicologia UdA. Oltre a parlare brevemente della sua esperienza personale di ricercatrice donna all’interno di un’Università molto “al maschile”, ha presentato il risultato di una ricerca “che nasce da un lungo percorso di studio maturato negli anni riguardo al tema del lavoro femminile in Abruzzo” e che ha coinvolto circa 500 donne lavoratrici.
Daniele Valentini ha presentato un racconto con parole, musica e immagini tratto dal suo lavoro “Le oneste Fiabe della Vita” che con ironia da voce alle difficoltà di una donna lavoratrice, nel caso specifico un’insegnante, sottolineando la capacità ma anche la fatica di conciliare lavoro e famiglia.
Subito dopo, attraverso la sua toccante testimonianza, Nadia Di Naccio, RSU della SIXTY, ha narrato come negli anni abbia organizzato la sua vita tra lavoro e famiglia, superando le molte difficoltà grazie all’entusiasmo e alla passione per il proprio lavoro. Oggi, in cassa integrazione da 5 mesi, ha evidenziato quanto sia difficile accettare questa condizione, perché la perdita del lavoro e l’impossibilità di trovarne un altro in tempo di crisi priva l’ex lavoratrice del suo ruolo all’interno della società.
Gina Covelli, cantautrice italo - colombiana del Centro Interculturale di Chieti Scalo, ci ha regalato un momento di grande emozione con la sua musica e le sue canzoni. Con il “Canto della speranza” ci ha portato oltre i confini del nostro paese, descrivendo la difficile vita delle donne sudamericane che devono combattere giornalmente contro violenza e discriminazione.
La Rappresentazione del corpo femminile è stata affrontata con due ironiche letture:
Una tratta da Ave Mary di Michela Murgia, letta da Gemma Chiavaroli (gruppo teatrale Associazione “Da Grande Voglio Crescere”) sul tema dell’invecchiamento della donna secondo i media. Se l’uomo anziano è visto come saggio e affascinante, la donna anziana viene rappresentata secondo lo stereotipo della suocera acida o della povera vecchia ammalata bisognosa d’aiuto. Alle donne non è permesso invecchiare!
L’altra “La gnocca sul cofano” è tratta dal libro la Iolanda di Luciana Littizzetto, letta da Tiziana Di Federico (gruppo teatrale Associazione “Da Grande Voglio Crescere”). In questo breve racconto la Littizzetto ironizza sull’uso del corpo femminile nella vendita di prodotti, in questo caso automobili, indirizzati prevalentemente a consumatori maschili.
Un’altra grande emozione ci è stata regalata da Gina Covelli che ha cantato una ninna nanna di una “donna nera”.
A seguire riguardo lo stato sociale Delia Boi e Anna Rita Mastrangelo del comitato SNOQ Chieti hanno presentato un articolo della rivista MySelf di Novembre 2011 in cui si comparava la vita di due donne lavoratrici, una francese (Parigi) ed una italiana (Milano). Sconfortante è stato apprendere che le donne italiane non godono degli stessi mezzi di assistenza per l’infanzia. Mentre la Francia ritiene che i figli siano una ricchezza per la società e investe in asili nido e assegni alle famiglie, in Italia non si fa altro che tagliare posti negli asili nido pubblici.
A seguire per la Salute Tiziana Di Federico, Raffaella De Thomasis e Mariangela di Luzio (del gruppo teatrale universitario “Organizzazione del Krak” di Antonio Tucci) con il sottofondo musicale di Ketty, hanno messo in scena l’episodio “Le cose dentro” scritto per l’occasione da Alberto Zoina sul problema della prevenzione del tumore al seno. E’ stata denunciata l’interruzione avvenuta due anni fa del progetto SenoSano, valido strumento di prevenzione durato quasi dieci anni e rivolto a tutte le donne abruzzesi tra i 50 e 70 anni d’età.
Dopo questa rappresentazione il comitato SNOQ Chieti ha avviato la raccolta firme per chiedere con forza la riattivazione del servizio (nella mattinata di domenica ne sono state raccolte un centinaio).
I moduli sono a disposizione presso la Libreria De Luca (Chieti), presso la sede della CGIL di Chieti, la sede della CGIL di Pescara e sul sito http://senonoraquandochieti.blogspot.com/ (scarica il pdf della petizione).
Durante tutta la manifestazione alcune ragazze e ragazzi hanno dipinto su pannelli di cartone scene sui temi del Senonoraquando.
Si ringraziano tutti gli artisti intervenuti e le persone che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa!
Un ringraziamento particolare al negozio Perseo che ci ha fornito l’energia elettrica.
Se non le donne Chi?
Mai più contro di noi, mai più senza di Noi!!
Comitato Se non ora quando? Chieti
La giornata è iniziata alle 9,00 per le donne che hanno allestito la piazza con striscioni, palloncini rosa, manifesti, hanno preparato tavoli, attaccato microfoni.
La pittrice Lucilla Candeloro ha incorniciato parte della piazza con alcuni suoi quadri dal titolo “La Donna Vagina”.
Alle ore 10,30 era tutto pronto.
L’apertura è stata affidata alle note di Ketty, violoncellista della Filarmonica di Tirana oggi emigrata in Italia.
Amanda De Menna del comitato SNOQ di Pescara ha affrontato il tema della Rappresentanza spiegando la proposta di legge elettorale regionale, sottoscritta da tutti i comitati SNOQ dell’Abruzzo (AQ, CH, PE, TE), i cui punti fondamentali sono stati letti da Raffaella De Thomasis (gruppo teatrale Associazione “Da Grande Voglio Crescere”).
Dalla Rappresentanza si è passati al tema del Lavoro attraverso l’intervento della Psicologa Dott.ssa Michela Cortini, ricercatrice di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, della facoltà di Psicologia UdA. Oltre a parlare brevemente della sua esperienza personale di ricercatrice donna all’interno di un’Università molto “al maschile”, ha presentato il risultato di una ricerca “che nasce da un lungo percorso di studio maturato negli anni riguardo al tema del lavoro femminile in Abruzzo” e che ha coinvolto circa 500 donne lavoratrici.
Daniele Valentini ha presentato un racconto con parole, musica e immagini tratto dal suo lavoro “Le oneste Fiabe della Vita” che con ironia da voce alle difficoltà di una donna lavoratrice, nel caso specifico un’insegnante, sottolineando la capacità ma anche la fatica di conciliare lavoro e famiglia.
Subito dopo, attraverso la sua toccante testimonianza, Nadia Di Naccio, RSU della SIXTY, ha narrato come negli anni abbia organizzato la sua vita tra lavoro e famiglia, superando le molte difficoltà grazie all’entusiasmo e alla passione per il proprio lavoro. Oggi, in cassa integrazione da 5 mesi, ha evidenziato quanto sia difficile accettare questa condizione, perché la perdita del lavoro e l’impossibilità di trovarne un altro in tempo di crisi priva l’ex lavoratrice del suo ruolo all’interno della società.
Gina Covelli, cantautrice italo - colombiana del Centro Interculturale di Chieti Scalo, ci ha regalato un momento di grande emozione con la sua musica e le sue canzoni. Con il “Canto della speranza” ci ha portato oltre i confini del nostro paese, descrivendo la difficile vita delle donne sudamericane che devono combattere giornalmente contro violenza e discriminazione.
La Rappresentazione del corpo femminile è stata affrontata con due ironiche letture:
Una tratta da Ave Mary di Michela Murgia, letta da Gemma Chiavaroli (gruppo teatrale Associazione “Da Grande Voglio Crescere”) sul tema dell’invecchiamento della donna secondo i media. Se l’uomo anziano è visto come saggio e affascinante, la donna anziana viene rappresentata secondo lo stereotipo della suocera acida o della povera vecchia ammalata bisognosa d’aiuto. Alle donne non è permesso invecchiare!
L’altra “La gnocca sul cofano” è tratta dal libro la Iolanda di Luciana Littizzetto, letta da Tiziana Di Federico (gruppo teatrale Associazione “Da Grande Voglio Crescere”). In questo breve racconto la Littizzetto ironizza sull’uso del corpo femminile nella vendita di prodotti, in questo caso automobili, indirizzati prevalentemente a consumatori maschili.
Un’altra grande emozione ci è stata regalata da Gina Covelli che ha cantato una ninna nanna di una “donna nera”.
A seguire riguardo lo stato sociale Delia Boi e Anna Rita Mastrangelo del comitato SNOQ Chieti hanno presentato un articolo della rivista MySelf di Novembre 2011 in cui si comparava la vita di due donne lavoratrici, una francese (Parigi) ed una italiana (Milano). Sconfortante è stato apprendere che le donne italiane non godono degli stessi mezzi di assistenza per l’infanzia. Mentre la Francia ritiene che i figli siano una ricchezza per la società e investe in asili nido e assegni alle famiglie, in Italia non si fa altro che tagliare posti negli asili nido pubblici.
A seguire per la Salute Tiziana Di Federico, Raffaella De Thomasis e Mariangela di Luzio (del gruppo teatrale universitario “Organizzazione del Krak” di Antonio Tucci) con il sottofondo musicale di Ketty, hanno messo in scena l’episodio “Le cose dentro” scritto per l’occasione da Alberto Zoina sul problema della prevenzione del tumore al seno. E’ stata denunciata l’interruzione avvenuta due anni fa del progetto SenoSano, valido strumento di prevenzione durato quasi dieci anni e rivolto a tutte le donne abruzzesi tra i 50 e 70 anni d’età.
Dopo questa rappresentazione il comitato SNOQ Chieti ha avviato la raccolta firme per chiedere con forza la riattivazione del servizio (nella mattinata di domenica ne sono state raccolte un centinaio).
I moduli sono a disposizione presso la Libreria De Luca (Chieti), presso la sede della CGIL di Chieti, la sede della CGIL di Pescara e sul sito http://senonoraquandochieti.blogspot.com/ (scarica il pdf della petizione).
Durante tutta la manifestazione alcune ragazze e ragazzi hanno dipinto su pannelli di cartone scene sui temi del Senonoraquando.
Si ringraziano tutti gli artisti intervenuti e le persone che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa!
Un ringraziamento particolare al negozio Perseo che ci ha fornito l’energia elettrica.
Se non le donne Chi?
Mai più contro di noi, mai più senza di Noi!!
Comitato Se non ora quando? Chieti
domenica 11 dicembre 2011
Se non le donne, chi? Chieti, 11 dicembre 2011 - Servizio del TG regionale
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0b3cb629-0daf-4a6d-a73d-acfbb500b2f7-tgr.html#p=0
Il servizio sulla manifestazione a Chieti inizia al minuto 8,25
Il servizio sulla manifestazione a Chieti inizia al minuto 8,25
mercoledì 7 dicembre 2011
“Se non ora quando?” - Chieti aderisce alla Manifestazione Nazionale dell'11 dicembre
Domenica 11 dicembre SE NON ORA QUANDO Chieti torna in piazza per far sentire la voce delle donne su lavoro, maternità, welfare, rappresentanza e comunicazione, attraverso la parola, il racconto, la musica, l’arte.
L’appuntamento è in piazza Martiri della Libertà a Chieti l’11 Dicembre, dalle ore 10,00 alle ore 13,00.
Tutta la cittadinanza potrà partecipare scrivendo i propri pensieri, disegnando e rappresentando i propri desideri per un mondo a misura di donna.
Se non le donne Chi?
Mai più contro di noi, mai più senza di Noi!!
Domenica 11 dicembre manifestazioni in tutta Italia
Donne in piazza, migliaia di adesioni
di Cinzia Sasso, su La Repubblica, 7 febbraio 2011
Donne in piazza, migliaia di adesioni
Domenica manifestazioni in tutta Italia: “Dal Palasharp nuovo entusiasmo”.
MILANO – «Cerrrrtooo, che ci sarò!». «Ragazze: non dimenticate la sciarpa bianca!». «Ci vediamo, nella speranza di essere di nuovo in tanti!». Arrivano a centinaia, nello stile informale e allegro di Facebook, le adesioni al «Se non ora, quando?» di domenica prossima. Arrivano ancora di più dopo il successo della manifestazione organizzata dall’ associazione Libertà e Giustizia al Palasharp di Milano, che ha visto sabato un pezzo di Italia sobria e indignata, senza bandiere di partito, chiedere le dimissioni del premier. Stavolta, dopo essere state le prime a scendere in piazza della Scala, a Milano, sabato 29 gennaio, sono di nuovo le donne a invitare tutti a manifestare. Lo avevano promesso: non ci fermeremo. E stavolta il loro appello coinvolge tutta Italia.
Non c´è solo una firma sotto questa chiamata a reagire: l´offesa del Rubygate ha unito le associazioni femminili – ma anche quelle maschili – più diverse e la Cgil si è messa in prima fila per organizzare la reazione al degrado della politica e della cultura. Sabato, a Milano, Susanna Camusso, l´aveva detto: «Questo è solo l´inizio di una mobilitazione più generale ed è il segno che le donne sono sempre in prima linea nell´impegno e nel sostegno della dignità e della libertà. Non ci fermeremo». Non sarà una piazza sola, stavolta, ad accogliere la protesta; saranno tutte le piazze d´Italia. Piazza del Popolo a Roma, piazza Castello a Milano. Ma anche, tanto per seguire l´ordine alfabetico, dalla piazza della Repubblica di Ancona, a piazza Bra a Verona.
Gira in rete il vademecum per la manifestazione, che vuole essere il più larga possibile e non avere alcuna bandiera: saranno i partiti – come, per il Pd, ha già annunciato Dario Franceschini – ad accogliere l´invito, ma non saranno loro i padroni di casa. Spiegano sul sito della manifestazione: non scendiamo in piazza per giudicare altre donne, né per dividerle in buone e cattive; quello che vogliamo è esprimere la nostra forza e la nostra determinazione; siamo fiere e orgogliose, chiediamo dignità e rispetto per noi e per tutte; siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo usare; la partecipazione di uomini è richiesta e benvenuta; cercheremo di parlare prima di tutto ai giovani e di portarli in piazza.
Ci saranno scrittrici, operaie, commesse, ricercatrici, casalinghe, studentesse, pensionate. Insomma, tutte le donne “normali” d´Italia, quelle che ogni giorno, con il loro doppio lavoro, arricchiscono il Paese. Una forza, quella delle donne, che preoccupa e spaventa, soprattutto il centrodestra: perché in piazza con la sciarpa bianca, offese da un modello culturale volgare e fasullo, ci saranno anche loro. Una maggioranza silenziosa che rischia di fare tantissimo rumore.
venerdì 2 dicembre 2011
Comunicato stampa sull'avvenuto incontro-dibattito, organizzato dal SNOQ Chieti, sullo Screening mammografico in Abruzzo
COMUNICATO STAMPA
Il giorno 29 novembre 2011 alle 17.00, presso la sala consiliare della provincia, si è tenuto l’incontro sul tema: “Prevenzione del tumore al seno: screening mammografico ieri, oggi, domani”, organizzato dal Comitato “Se Non Ora Quando, Chieti”
L’incontro dibattito è stato, purtroppo, disertato dalle Istituzioni Locali. Unica Istituzione presente in sala è stata l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Chieti De Matteo, che per impegni precedentemente presi non ha potuto presenziare a lungo.
Molto importante sarebbe stato il confronto della platea con l’Assessore regionale alla Sanità e con il direttore Generale della ASL2, diretti responsabili della Sanità Pubblica Regionale. Per questo motivo le molteplici domande poste dal pubblico in sala spesso non hanno trovato risposte adeguate.
Vogliamo sottolineare che lo Screening mammografico è un diritto della donna sancito dal decreto LEA 29 Novembre 2001: una diagnosi precoce del tumore alla mammella significa avere salva la vita.
Il progetto regionale “SenoSano” aveva portato la regione Abruzzo ad avere 42 mammografi diffusi sul territorio, la cui certificazione di qualità veniva garantita da un unico ente regionale (ASL di Chieti) e un protocollo d’esame che era lo stesso su tutto il territorio. Ciò garantiva a tutte le donne abruzzesi di avere una stessa qualità di esame sia in termini di sicurezza che in termini di diagnosi.
Tale progetto, attivo dal 1999 al 2009, era arrivato a coinvolgere negli anni 2008/2009 (solo i primi 6 mesi) circa 45.000 donne (inviti inviati) con 18.000 mammografie effettuate per anno. In questi 10 anni sono stati diagnosticati 566 casi di tumore al seno, di cui 175 presentavano noduli inferiori al centimetro: intervenire in tale stadio significa avere salva la vita.
Il commissario governativo dott. Redigolo ha bloccato questo progetto nel Giugno 2009, tagliando i finanziamenti che ne permettevano l’attività.
L’onere di riorganizzare il servizio, che non sarà più regionale, è stato affidato alle singole ASL. La prima criticità notata e che, così, si perderà l’uniformità di qualità della prestazione: non tutte le ASL sono attrezzate come quella di Chieti, che era la capofila del progetto SenoSano.
Per quanto riguarda la ASL Lanciano – Vasto - Chieti il progetto, ad oggi, non è ancora partito e la dott.ssa Marzia Muzi non ha potuto precisare la data di attivazione. La sua speranza è quella di renderlo attivo nei primi mesi del 2012.
E’ evidente che ci sono ancora problemi da risolvere per quanto riguarda il finanziamento al progetto, su questo argomento sicuramente il direttore generale della ASL 2 avrebbe saputo dare una risposta più precisa.
Se le previsioni della dottoressa fossero rispettate notiamo, comunque, che ci sono stati più di diciotto mesi di sospensione del servizio di screening e, quindi, di sospensione di un diritto.
Il Se Non Ora Quando di Chieti reputa l’interruzione del progetto “SenoSano” un grave errore che sta mettendo a rischio la salute delle donne.
I tumori non diagnosticati in tempo comportano, inoltre, un aggravio della spesa pubblica sanitaria, quindi ci chiediamo se davvero questa sospensione abbia portato dei benefici alle casse della Sanità regionale Abruzzese, fermo restando che la vita umana non dovrebbe dipendere da calcoli economici. Se sono necessari dei tagli nella spesa pubblica è lecito farli a scapito del diritto alla salute?
Il Se Non Ora Quando di Chieti chiede un ripristino del progetto “SenoSano” possibilmente nelle stesse modalità avute dal 1999 al Giugno 2009 per avere garanzia di uniformità regionale.
Il Se Non Ora Quando di Chieti vigilerà, mettendo in campo tutte le iniziative possibili, affinché il progetto di screening della ASL2 sia attivato quanto prima.
Cordiali saluti
Comitato Se Non Ora Quando Chieti
http://senonoraquandochieti.blogspot.com/
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Se non ora quando - Chieti